
Papa Leone XIV si rivolge ai Cavalieri del Santo Sepolcro in Vaticano il 23 ottobre 2025. / Credito: Categoria: Media vaticani
ACI Prensa Staff, 23 ottobre 2025 / 17:34 (CNA).
In udienza con l'Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Papa Leone XIV li ha ringraziati per il loro umile servizio alle comunità di Terra Santa, dove sono chiamati a testimoniare "che la vita vince la morte".
All'inizio di il suo indirizzo, Il papa ha ricordato la missione con cui l'ordine è stato istituito nel 1098: proteggere il Santo Sepolcro, prendersi cura dei pellegrini e sostenere la Chiesa di Gerusalemme.
Il Santo Padre ha ringraziato i membri dell'Ordine presenti per aver proseguito il loro lavoro "con l'umiltà, la dedizione e lo spirito di sacrificio che caratterizzano gli ordini cavallereschi", in particolare per la loro testimonianza e solidarietà con i cristiani di Terra Santa.
In particolare, il pontefice ha sottolineato che ancora oggi aiutano le comunità di Terra Santa "senza fanfara o in cerca di pubblicità" e sostengono il Patriarcato latino di Gerusalemme nelle sue varie attività, come le opere di beneficenza e i progetti umanitari.
"Tu dimostri che proteggere il sepolcro di Cristo non significa semplicemente preservare un patrimonio storico, archeologico o artistico, per quanto importante possa essere, ma piuttosto sostenere una Chiesa fatta di pietre vive, che è nata intorno ad essa e vive ancora oggi come un autentico segno di speranza pasquale", ha osservato.
Leone XIV ha poi riflettuto sulla missione dell'ordine e ha affermato che rimanere al sepolcro del Signore "significa rinnovare la fede nel Dio che mantiene le sue promesse, il cui potere nessuna forza umana può superare".
"In un mondo in cui l'arroganza e la violenza sembrano prevalere sulla carità, siete chiamati a testimoniare che la vita vince la morte, che l'amore vince l'odio, che il perdono vince la vendetta e che la misericordia e la grazia conquistano il peccato".
Ha inoltre esortato i membri dell'ordine a presiedere con fede i luoghi santi, aiutando così i fedeli "a fermarsi con il cuore sulla tomba di Cristo, dove il dolore trova la sua risposta nella fiducia".
Per raggiungere questo obiettivo, ha consigliato loro di avere una "vita sacramentale intensa", nonché di ascoltare e meditare la parola di Dio attraverso la preghiera personale e liturgica e la formazione spirituale.
Il papa ha anche riflettuto sulla speranza incarnata nelle donne che si sono recate al sepolcro per cercare Gesù, che ha descritto come "il volto del servizio", ribadendo la sua gratitudine all'ordine "per il grande bene che fate, seguendo l'antica tradizione di assistenza che vi caratterizza".
"Quante volte, grazie al vostro lavoro, si apre un raggio di luce per individui, famiglie e intere comunità che rischiano di essere travolti da terribili tragedie, a tutti i livelli, soprattutto nei luoghi in cui ha vissuto Gesù", ha osservato.
Ha inoltre osservato che l'immagine di San Pietro e San Giovanni che si precipitano al sepolcro e trovano vuota la tomba di Gesù rappresenta "il gesto del pellegrinaggio, simbolo della ricerca del senso ultimo della vita".
Papa Leone li ha così invitati a vivere il loro pellegrinaggio a Roma "come tappa dalla quale riprendere il cammino verso l'unico vero e definitivo traguardo: comunione piena ed eterna con Dio in paradiso."
Il pontefice ha chiesto loro di testimoniare e di invitare i fedeli "a vivere le cose di questo mondo con la libertà e la gioia di chi sa di essere in cammino verso l'orizzonte infinito dell'eternità".
Questa storia è stato pubblicato per la prima volta a cura di ACI Prensa, news partner in lingua spagnola della CNA. È stato tradotto e adattato dalla CNA.
